Calabria

CALABRIA / Attività B - Rischio sismico e vulcanico

31 dicembre 2021


In questa pagina sono disponibili i documenti realizzati per la Regione Calabria nell'ambito delle Attività B relative al rischio sismico e vulcanico.

Queste attività hanno riguardato l'applicazione del progetto standard e delle linee guida finalizzati alla riduzione del rischio sismico e vulcanico nel territorio regionale.
 

Stato avanzamento

Il progetto è avanzato del 100%

Elaborazione della metodologia per la subripartizione di Contesti Territoriali con popolazione superiore a 50 mila abitanti. Attività confluita nel documento finale sui Contesti Territoriali della Regione Calabria (Attività generali A1.1 Contesti Territoriali).


Elenco degli Edifici Strategici (ES) che “assumono rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile”, relativamente ai Contesti Territoriali della Regione Calabria. Nell’ambito delle analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE), fra tutti gli Edifici Strategici rilevati e desunti dai Piani di Emergenza, assumono “rilievo fondamentale” tre edifici strategici che assicurano le seguenti funzionalità: il coordinamento degli interventi; il soccorso sanitario; l’intervento operativo.

Tali edifici, nella metodologia della CLE, vengono identificati, rispettivamente, dai codici 01, 02 e 03 (vedi Standard di rappresentazione e archiviazione informatica, predisposti dalla Commissione tecnica per la MS e la CLE). Con l’introduzione dei Contesti Territoriali sono stati selezionati i tre Edifici Strategici per l’intero contesto, utilizzando anche quelli già individuati dalle singole CLE comunali.

Attività svolte per l’individuazione dei Comuni di Riferimento all’interno dei rispettivi Contesti Territoriali della Regione Calabria. In particolare sono state svolte le seguenti attività: implementazione di un database dei Comuni della Calabria con l’identificazione delle caratteristiche amministrative necessarie alle analisi; implementazione di procedure automatiche per l’individuazione dei Comuni di Riferimento.

Linee Guida per l’aggiornamento e l’omogeneizzazione dei Piani di protezione civile comunali. Applicazione ai due Contesti Territoriali sperimentali della Regione Calabria (CT Cariati e CT Catanzaro), della metodologia definita nelle attività A3.2 “Definizione di linee guida per l’analisi della pianificazione dell’emergenza” e A4.3 “Definizione di linee guida per un modello di valutazione standard della pianificazione di emergenza”. 

Il Documento è suddiviso in due parti: nella prima, sono specificati i riferimenti generali ed è sintetizzato il percorso metodologico generale; nella seconda, si illustra l’applicazione ai Contesti sperimentali.

Nel documento, con riferimento al Contesto Territoriale pilota di Cirò Marina, sono ripercorse e illustrate tutte le fasi che portano alla valutazione dell’Indice di Operatività del Contesto Territoriale, evidenziando aspetti problematici e criticità. Individuazione del sistema strutturale minimo di gestione dell’emergenza; definizione della pericolosità sismica di base e locale del Contesto Territoriale; definizione della vulnerabilità di Edifici Strategici e delle infrastrutture; calcolo provvisorio, in assenza delle misure di vibrazione sugli Edifici Strategici, dell’Indice di Operatività del Contesto Territoriale e delle sue diverse componenti.

Applicazione della metodologia sperimentale per la valutazione di operatività del sistema di emergenza sul Contesto Territoriale pilota di Cariati della Regione Calabria. La metodologia generale è riportata nelle Attività generali Linee Guida dell'Indice di Operatività strutturale del Contesto Territoriale (IOCT).


Applicazione della metodologia sperimentale per la valutazione di operatività strutturale degli Edifici Strategici (ES). I risultati, in termini di curve di fragilità, contribuiscono al calcolo dell’Indice di Operatività (IOCT). Descrizione dei modelli semplificati ed avanzati utilizzati e dei risultati in termini di curve di fragilità con riferimento alla probabilità di superare il danno strutturale. 

Per ogni edificio in esame sono stati applicati i seguenti passi di analisi: ricerca documentale presso gli uffici tecnici; attuazione della campagna di misure di vibrazione; restituzione delle grandezze dinamiche fondamentali sperimentali (frequenze, forme modali e smorzamenti); generazione di un modello semplificato denominato SMAV sulla base dei dati sperimentali; creazione delle curve di fragilità specifiche per ogni edificio con l’ausilio del modello SMAV; modellazione a macro-elementi discreti a supporto per alcuni casi su cui la documentazione si è ritenuta congrua al tipo di modellazione.

Report di sintesi delle attività svolte per la Regione Calabria: definizione dei Contesti Territoriali; individuazione dei sistemi per la gestione dell'emergenza (CLE di CT); valutazione dell'operatività strutturale per il Contesto Territoriale; valutazione dell'operatività non strutturale; analisi per la programmazione di interventi di miglioramento dell'operatività; altre attività.


Analisi statistiche ed elaborazioni cartografiche su 16 indicatori estratti dalla struttura per i Contesti Territoriali. Il documento si compone di due parti: la prima, “Individuazione dei Contesti Territoriali”, mostra il risultato finale dell’applicazione della metodologia per l’individuazione dei Contesti Territoriali e descrive la geografia su cui vengono effettuate le valutazioni; la seconda, “Valutazione dell'efficienza del sistema di gestione dell'emergenza”, illustra e commenta i 16 indicatori.